Una buona parte dello spazio di un edificio di tipo produttivo è destinata agli impianti meccanici ed idraulici, per assolvere a funzioni fondamentali come quelle del riscaldamento, del raffrescamento e dell'estrazione forzata. Questo spazio rappresenta spesso un cuore di sostenibilità all'interno degli edifici stessi, come ho descritto nel libro "l'hotel infra ordinario". Sostenibili e idealisti un pò si nasce ma quando nel 2008 presi coscienza di altri esperimenti su strutture ricettive di numeri consistenti, quella fu per me una sorta di lasciapassare a prendere sul serio le mie intuizioni. "Perchè privarsi del gusto dell'innovazione?". Cominciò così l'approccio ad una caldaia a biomassa (non una termostufa ma una caldaia vera e propria, con una resa decisamente più efficace), nonostante la mia committenza avesse alle spalle un grande gruppo internazionale con una lunga storicità in materia di gas. Nel libro racconto di una bella avventura nella sostenibilità, dei problemi di adattamento di una caldaia non piccola ad una così piccola struttura "(...) soffriva di tanto in tanto di una sindrome da sottoutilizzo che la costringeva a sporadici attacchi e stacchi - accensioni e spegnimenti - anziché ad una sollecita operosità continua (...)",. Racconto di una sostanza meravigliosa e funzionale come l'acqua e di quanto calore può immagazzinare un deposito da 1800 litri. E di sonde lambda per non rilasciare particolato fine nell'aria e di recuperatori di calore e di come sviluppare un piccolo teleriscaldamento in un borgo vecchio migliaia di anni per consentire alla caldaia in questione utilizzare tutto il suo potenziale. Fino ad arrivare, attraverso considerazioni, confronti e sperimentazioni, al sistema di raffreddamento a micro tubi che raffresca intelligentemente i muri, anziché abbassare la temperatura dell'aria con insidiose correnti gelide. L'impianto in questione, rigorosamente calibrato sull'equilibrio igrometrico interno degli ambienti al fine di evitare fenomeni di condensa superficiale, in costante e attento dialogo con il prezioso involucro di questi edifici fatti di una grande componente legno - calce - gesso, ha restituito spesso da parte dei viaggiatori recensioni come questa "(...) Le camere sono arredate in modo personalizzato e dispongono delle più moderne tecnologie, come ad esempio il raffrescamento a parete al posto della rumorosa aria condizionata. (...) - T.H., Germania).
Maggiori dettagli sul libro, buona lettura. (citazioni da "L'hotel infra ordinario" di Katia Girardi Architetto, vietata ogni duplicazione o copia anche parziale, non autorizzata. Opera protetta dal diritto d'autore)
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